Il coding “fare codice” è inserito nel curricolo di tecnologia nelle ore di copresenza ed ha lo scopo di promuovere il pensiero computazionale, cioè un processo mentale che consente di risolvere problemi di varia natura seguendo metodi e strumenti specifici pianificando un’opportuna strategia. Infatti il pensiero computazionale è un processo logico e creativo che, più o meno consapevolmente, viene messo in atto nella vita quotidiana per affrontare e risolvere problemi. Tali strategie sono indispensabili nella programmazione dei computer e dei robot e nelle “app” di nuova generazione.
Gli alunni sviluppano l’abilità logica che li aiuta a pensare meglio, in modo originale e mai ripetitivo. Il coding è una “palestra” del processo mentale che consente di risolvere problemi di varia natura seguendo metodi e strumenti specifici
Le attività vengono strutturate con un livello di complessità crescente dalle classi prime alla classi terze. Gli alunni affrontano le prime esperienze di coding attraverso attività “unplugged”, cioè prive di supporti digitali e tecnologici, per iniziare a vedere un problema come un insieme di quesiti sequenziali e facilmente risolvibili. Successivamente si svolgono attività con l’utilizzo di Pc e piattaforme in rete specifiche, per raggiungere obiettivi prestabiliti attraverso esperienze didattiche ludiche. Dopo aver acquisito un metodo ed un approccio di base si propongono esperienze più complesse in cui si richiede di raggiungere obiettivi legati a diverse esigenze di percorso attraverso l’immaginazione ed il pensiero creativo. Le attività vengono proposte come giochi interattivi fruibili con l’utilizzo di piattaforme in rete e attraverso la della programmazione visuale e visuale a blocchi.
Gli obiettivi di apprendimento sono: imparare ad utilizzare le abilità logiche, potenziando quelle digitali; imparare ad analizzare ed organizzare i dati di un problema in base a criteri logici; imparare a affrontare problemi scomponendoli in sotto-problemi e risolvendoli con algoritmi ripetibili.